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Gestione domotica degli impianti di riscaldamento con radiatore o a pavimento
Sergio Tucci Notes
Pubblicato da Sergio Tucci in Termoregolazione · 6 Maggio 2020
Tags: Termoregolazioneriscaldamento
Se siete su questa pagina siete interessati a comprendere al meglio come si possono gestire impianti di riscaldamento con radianti a pavimento e radiatori attraverso la domotica Easydom.

Occorre fare una premessa, esistono diverse tecnologie che possono essere utilizzate per realizzare un impianto di riscaldamento / raffrescamento, in questo articolo vedremo come gestire un semplice impianto di riscaldamento (centralizzato o indipendente).
Nel catalogo prodotti Easydom è possibile trovare i termostati B.BUS TERM e le sonde B.BUS SND entrambi i prodotti sono in grado di comandare delle uscite sul bus dei MODULI USCITA ai quali si possono collegare delle elettrovalvole per pilotare le serpentine degli impianti di riscaldamento a pavimento e i singoli radiatori.

Forse non tutti sanno che è infatti possibile comandare anche i singoli radiatori in un impianto di riscaldamento centralizzato, per poterlo fare occorre portare un collegamento elettrico in prossimità della valvola del radiatore e sostituire quella originale con una elettrovalvola, di quest'ultime ne esistono di diverse marche e di diverse tipologie; ad esempio si possono trovare valvole a 220V o 24V (ac) o 24 V (dc) (Una valvola da me usata in diversi impianti è la CALEFFI Serie 656).

Tutti i radiatori sono dotati di una valvola di chiusura, basta sostituirla ed installare una valvola termostatica, i comandi elettrotermici possono essere installati:


Sui singoli radiatori in alternativa
ai comandi
termostatici
per permettere la trasformazione
delle valvole radiatore da manuali
ad
automatiche, mediante
l’abbinamento ad un
termostato
per ogni locale o zona.



Tale funzione è disponibile anche
negli impianti ad anelli con
valvole monotubo,
l'importante è acquistare
la valvola corretta.



Oppure come più siamo abituati
a vedere negli impianti
di riscaldamento a pavimento,  
dove le elttrovalvole sono
centralizzate sui collettori
principali dei circuiti



Di fatti quindi con l'ausilio di valvole termostatizzabili o termostatiche per radiatori, con collettori di distribuzione per impianti a pannelli radianti e radiatori e con valvole di zona, si rendere automatica l’intercettazione del fluido su comando del termostato ambiente o di altro interruttore elettrico, consentendo cosi la gestione domotica e la regolazione del proprio impianto.

Per realizzare una perfetta integrazione con il sitema Easydom e poter pilotare il proprio sistema di riscaldamento, sarà sufficiente prevedere l'arrivo di un collegamento elettrico in prossimità della valvola e comandare la stessa da un'uscita Easydom  programmata per essere comandata in modalita inverno, da una sonda B.BUS SND o un termostato B.BUS TERM.

Per maggiore chiarezza, andiamo a comprendere meglio quelli che sono i sistemi centralizzati che potremmo trovarci nelle ristrutturazioni e negli impianti da coler gestire.

L’Impianto di riscaldamento centralizzato:
Gli impianti centralizzati presenti negli edifici già da prima degli anni 90 sono fondamentalmente di 2 tipologie.

  • La tipologia a colonne montanti è quella più frequente (circa il 70% degli edifici).
    La distribuzione avviene con un anello inferiore dal quale si diramano le colonne montanti che servono una serie di radiatori piano per piano. Quindi ogni colonna serve i radiatori di diverse unita abitative.

  • La tipologia impianto orizzontale (a zone) è meno frequente. In tale sistema è presente un unica montante di distribuzione che arriva ai vari piani. In questo caso a differenza del sistema a Colonne Montanti ogni unità abitativa ha la distribuzione interna indipendente. Molti di questi impianti nel tempo sono passati al sistema autonomo. (essendo più semplice l’installazione evitando opere murarie interne).

Con tali tipologie di impianti i tuo radiatori si accendono solo ad orari stabiliti, non si ha nessuna possibilità di controllo e regolazione. Tutto è collegato alla caldaia condominiale che il più delle volte è priva di termoregolazione. Con questo tipo di impianti non si può in alcun modo ottimizzare il consumo.

Tutto questo non va confuso con la contabilizzazione
La contabilizzazione infatti riguarda la misura dell’energia termica volontariamente prelevata da ogni singola unità immobiliare, cioè il consumo di ogni famiglia per un determinato servizio.
La sua adozione, di per sé, non fa risparmiare energia, ma rappresenta la modifica del cambiamento comportamentale dell’utente che porta poi, in effetti, a una riduzione dei consumi: sapendo, ad esempio, che si pagherà esattamente ciò che sarà utilizzato, allora quando l’utente avrà caldo probabilmente non aprirà più le finestre, ma regolerà diversamente il proprio impianto, arrivando, se necessario, a chiudere temporaneamente un corpo scaldante.
La contabilizzazione conferisce ad ogni utente la consapevolezza dei suoi consumi che poi si traduce con la termoregolazione in autonomia gestionale.
L’utente è tenuto a pagare una quota prevalente che corrispondente alla quantità di calore volontariamente prelevata dall’impianto centralizzato per soddisfare le esigenze di temperatura del proprio alloggio, questo processo avviene grazie ai ripartitori di consumi termici, che sono collegati via radio al sistema di contabilizzazione generale dell'edificio.





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